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martedì 14 gennaio 2014

13.01.2014: da Kadidari a Gorontalo

Oggi è arrivato purtroppo il momento di lasciare questo incantevole paradiso equatoriale per una lunga tappa di spostamento nautico. Mi alzo presto e dalla mia amaca assisto ai lavori di pulizia che stanno facendo davanti alle capanne. Una scopa le fogli da una parte, uno dall'altra, poi il vento le risponde in giro .. un vero lavoro di Sisifo. Anche se sembra che più che a lavorare stiano giocando e divertendosi. Alle 8 arriva l'acqua corrente per l'ultima doccia e per poi fare l'ultima colazione al Black Marlin. Heiner è un po' deluso
perché le onde sono ancora forti e non potrà fare immersioni nemmeno oggi.
Lo confortano dicendogli che da domani il vento dovrebbe ridursi!
Noi intanto cominciamo a prepararci per lo spostamento, prima a Wakai e poi da li con il grande Ferry verso Gorontalo. La partenza è prevista alle 17 – 18. Subito dopo il pranzo si mettono in movimento in tanti con sacchi e valige per salire sul motoscafo che ci deve portare al porto di Wakai. Caricato tutto con molta perizia per far
finire niente in acqua siamo pronti per far partire il motoscafo con due motori da 100 cavalli. Appena partiti e fatto rombare i cavalli con il gaudio del pilota comincia la cavalcata sulle onde con spruzzi d'acqua da tutte le parti. In alcuni punti sembra quasi di volare in aria piu che navigare sull'acqua. Io per non bagnarmi le parti colpite dal rossore della pelle mi metto davanti e posso assistere pacificamente come gli altri più a poppa ricevono la loro benedizione marina ad ogni colpo d'onda. Arriviamo però verso le 14.30, tutti indenni al porto di Wakai dove ci mettiamo in attesa del Ferry che deve ancora arrivare.
Nel frattempo partiamo a piedi fare una visita dell'apparente dormiente villaggio e ci accorgiamo subito che ad ogni angolo escono allo scoperto molti bambini a salutarci con l'ormai classico e noioso “hello mister” e chedendo di essere fotografati in tutte le possibili pose. Lasciamo cosi dietro di noi una striscia di immagini fotografiche di bambini contenti e gioiosi. Mi fa un un po venire in mente quando anche noi da bambini ci divertivamo a salutare i turisti. Poi troviamo un piccolo ristorante al riparo dal cocente sole, dove riusciamo addirittura a farci servire una fresca birra Bintang. Alle 16
circa, ecco il tipico suono che segnala l'entrata nel porto della “Tuna Tomini” il traghetto che partirà ancora prima delle 17, addirittura in anticipo sull'orario regolare di partenza. Sul traghetto nessuna auto, molte motociclette e tanti passeggeri, molto materiale vario e delle galline che ogni tanto fanno sentire il loro … chi .. chi .. richi! Noi prendiamo il biglietto della classe Bisnis, ma poi dopo aver constatato la temperatura quasi polare del con meno locale, decidiamo di rimanere in economy, ma ecco che non riusciamo più a trovare
posto, e a nessuno interessa la nostra offerta di fare uno scambio. Strano forse è perché non ci capiscono, o perché si sentirebbero a disagio in una classe superiore! Non ci resta che ritornare nella cella frigorifera, cercare il posto in un angolo con meno correnti d'aria e coprirci con degli indumenti a maniche lunghe. La notte passerà con buone fasi di sonno .. mentre senza neanche accorgerci, nel mezzo della notte, attraverseremo la linea dell'equatore. Alle 3.30 di notte un gong tramite gli altoparlanti di bordo, sveglia tutti informando che
stiamo entrando nel porto di Gorontalo. E' ancora notte fonda quando scendiamo dal traghetto per poi cercare, assieme alla californiana, conosciuta al Black Marlin, un mezzo di trasporto per andare in città che dista ca 4Km dal porto. Il taxista da noi scelto dopo aver ridotto di un terzo il prezzo, ci porta all'hotel New Melati, dove con non poche difficoltà visto l'orario, riusciamo a fare il check-in, fare una bella doccia ed una breve dormita.

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