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martedì 25 febbraio 2014

21.02.2014: visita al Mt. Kinabalu National Park

Ci alziamo presto per vedere dal balcone della nostra camera i primi raggi di sole ad illuminare il maestoso massiccio del Kinabulu. La colazione la facciamo al ristorante al piano di sotto con un buon caffè malese accompagnato con dei pasticcini comperati preventivamente la sera prima alla pasticceria del paese. Partiamo poi a piedi per fare un lungo giro di perlustrazione di Ranau, passando per il tempio cinese, la pittoresca moschea con i tanti minareti ed il mercato locale.
 
Spicca qui la notevole offerta di frutta e verdura e la presenza di persone di etnie e provenienze molto diverse.
C'è di tutto e costa veramente poco, noi comperiamo per 6 RM (neanche 3CHF) un grosso avocado, un Kg di rambutan ed un paio di limoni esotici, che al primo momento pensavamo fossero dei piccoli mango. Sono molto interessanti da osservare le molteplici fisionomie delle persone che offrono i prodotti al mercato. Vi sono i Murut, gli indigeni locali, seguiti dai cinesi, dai filippini, dagli indonesiani e da tutti gli ibridi possibili! Mentre rientriamo all'hotel per prendere i bagagli e partire ci imbattiamo in un taxista Filippino con il quale
combiniamo per 35RM, all'inizio ne voleva 60, il trasporto fino all'entrata del Parco del Kiinabalu. Partiamo alle 9 con il suo vecchio veicolo fumante per la salita fino ai 1750msl/m della nostra destinazione odierna. Con l'aiuto del taxista ci sistemiamo al Mountain Resthouse, un Bed & Room's conveniente e a soli 200m dal Parco, ma un po spartano. Qui la temperatura è sensibilmente inferiore a quella a cui ci eravamo abituali finora, alla mattina la sera si aggira sui 15 – 18 gradi, ma poi durante il giorno con il sole arriva fino quasi
 a 30. Fatta la registrazione e sistemati i bagagli partiamo subito per il parco. Sono già le 10.30 e purtroppo la cima del Kinabalu è già avvolta dalle nubi. Visitiamo velocemente il Visitor Center per farci un'idea dei posti interessanti da raggiungere in giornata e partiamo in direzione della valle per visitare il Parco botanico mezz'ora di cammino. Il Kinabalu con i suoi 4095msl/m è la montagna più elevata di tutto il Sudest Asiatico fra l'Himalya e Papua Nuova Guinea. In se è una stranezza geologica, visto che spunta da solo a quest'altezza e
non è un vulcano. Le vicine montagne del Crocker Range raggiungono a malapena la metà della sua altezza. Si ritiene che sia stato creato da una eruzione e che poi si è sollevato a questa altezza sotto la pressione delle placche asiatica e australiana, infatti continua a crescere do mezzo centimetro all'anno. Noi intanto sul cammino troviamo un interessante e ben fornito ristorante, una volta un po lussuoso, dove ci fermiamo a fare un ottimo ma salato pranzo. Si po dire che i costi cosi come la qualità sono livelli Svizzeri. Il parco botanico che visitiamo è molto ben inserito nella foresta e ben organizzato con le descrizioni d
elle piante, arbusti, fiori, felci eccetera. Facciamo la scoperta che anche qui crescono i rododendri (rose delle Alpi), solo i fiori hanno una dimensione un po maggiore. La flora della regione , grazie alle condizioni climatiche e alla grande escursione altimetrica, dal mare fino a 4'000m, è molto variata. La guida ci dice che esistono ca. 4'000 specie diverse di piante e arbusti. La cosi detta Biodiversita è da Guinness dei primati, peccato che ora sia limitata solo alla ristretta zona del parco nazionale. Di più sul tema su: http://en.wikipedia.org/wiki/Mount_Kinabalu Dopo ancora un lungo cammino fra i sentieri del parco e la visita del museo storico ritorniamo il nostro guesthouse famigliare carichi con diverse centinaia di nuove belle foto. A cena ritorniamo all'accogliente ristorante davanti all'entrata del parco. Ci riscaldiamo con un tè e una calda e piccante minestra di pesce.

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