Stanotte lunga e dolce dormita
al Sweet Dream Hotel. Maggie si sveglia che sono quasi le nove ,
mentre io da un paio di ore sto cercando di sfruttare la connessione
Wi-Fi per recuperare le e-mail e aggiornare il Blog del viaggio.
Appena uscita dall'hotel ecco la grande delusione; il negozio di
pasticceria davanti al nostro Hotel è ancora chiusa, anche se
qualcuno all'interno ci fa segno che è ancora chiuso. Non ci rimane
che prendere un coffe dal solito ristorante cinese dei paraggi ed
attendere l'apertura della Bakery.
In effetti non passa tanto tempo e facciamo la nostra bella e copiosa colazione occidentale. Prendiamo poi i nostri bagagli per spostarci a piedi alla stazione dei bus a lunga distanza.
Troviamo subito un minibus con diversi passeggeri che
con noi si completa e ci consente di partire subito. Sono
un'alternativa ai bus di linea, non sono così confortevoli con aria
condizionata ecc., ma sono rapidi ed economici, noi paghiamo 20RM a
testa (circa 3CHF). Alle 10.30 siamo quindi già in viaggio
sull'autostrada A5 per Semporna, nostra prossima destinazione. Il
percorso è totalmente piatto e percorre quella che una volta era la
foresta primaria del nord del Borneo. Oggi è in pratica una unica
grande distesa di piantagioni di palma da olio, interrotta da qualche
cultura di mais, cacao o banane. Per tutti i 110Km del percorso
odierno vediamo a destra e sinistra solo quello! Veramente
deprimente!! A circa metà strada un grande cartellone indica la
direzione per la fabbrica che lavora i frutti della palma da olio,
vedi la Palm Oil Mill, il mulino della palma da olio! Verso le 13.15
raggiungiamo la stazione dei bus di Semporna, dove pranziamo nel
primo ristorante che troviamo. Sono tutti molto gentili e parlano
abbastanza bene l'inglese. Scopriremo poi che il personale femminile
che serve nei ristoranti qui è in prevalenza viene dalle Filippine.
Poi mentre ci spostiamo verso la zona del porto per cercare
l'alloggio veniamo sopraffatti dalla intensa puzza e dalle grandi
quantità di rifiuti in giro dappertutto. In effetti la città di
Semporna, che vuol dire “La perfetta” è molto sporca e
puzzolente. Con più ci avviciniamo al mare con meno riusciamo a
capire come mai i turisti possano sopportare una tale situazione. Il
problema sta proprio qui, dato che l'attrazione del posto sono le
isole Sipadan, famose in tutto il mondo per gli appassionati di
immersioni. I turisti arrivano in grandi quantità ma le strutture
non sono per niente adeguate a questa invasione. Tutti i rifiuti
finiscono nel mare o nei fiumi e quello che si vede è veramente un
grande disastro ambientale. Un disastro ambientale a lato del
paradiso dei sub, un vero problema. Problema che si cerca di
affrontare limitando l'accesso a 120 sub al giorno, e non consentendo
il pernottamento sull'isola. Si protegge così l'isola del paradiso
.. ma attorno è l'inferno! Dopo un po di ricerca fra gli alloggi al
completo, troviamo un posto al Holiday Dive Inn, appena rinnovato,
quindi in buone condizioni. Facciamo poi un giro di ricognizione a
piedi, fra le puzze ed i rifiuti sparsi in giro per finire al grande
complesso su palafitte Dragon Inn, dove prendiamo un tè freddo
mentre apprezziamo la brezza del mare. All'ufficio dell'agenzia Oncle
Chang prenotiamo poi un tour di snorkeling e relativo pernottamento
per due notti sull'isola do Mabul. Rientriamo un po stanchi
all'hotel, per uscire a cenare in un vicino ristorante di pesce sul
(un po' puzzolente) lungomare vicino al porto, prima di andare a
dormire. Ottima la cena con un piccante Tom Jam tailandese (zuppa di
pesce e frutti di mare), accompagnata da una birra Tiger, e seguiti
da una porzione di banane fritte. Ritornati all^hotel chiediamo se
possiamo rimanere anche la prossima notte; la risposta è “sorry we
are fully booked”. Siamo alla vigilia della festa finale del
capodanno cinese, che quest'anno poi coincide con il Valentine Day,
ciò porta tanti nuovi turisti anche qui a Semborna.
In effetti non passa tanto tempo e facciamo la nostra bella e copiosa colazione occidentale. Prendiamo poi i nostri bagagli per spostarci a piedi alla stazione dei bus a lunga distanza.
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