Mentre sto
scrivendo ci troviamo sotto la tettoia della stazione dei bus della
compagnia Dyana con destinazione Sandakan. Sono le 13.30, il bus
parte alle 14, ed è da due ore che piove a dirotto. Non si direbbe
un'acquazzone tropicale, ma una piovuta continua e in grandi
quantità. La stagione delle piogge, che finora nel Borneo era un po'
mancata, si sta mostrando ora nella sua intensità. Il rumore della
pioggia sulla tettoia del ristorante, dove abbiamo appena pranzato, è
tanto assordante che non riusciamo a sentirci da un lato all'altro
del tavolo.
Già stanotte, sull'isola di Mabul, a diverse riprese mi
sono sveglio per il rumore della pioggia sulla lamiera del tetto
della nostra camera. Mi sono svegliato poi verso le 7 e continua a
piovigginare, mentre già giravano i ragazzini Bajau a cercare
vendere il pesce ai turisti. Dopo la colazione, arricchita stavolta
con un bella papaia e limone, ci prepariamo per lasciare l'isola che
ci ho ospitato per due giorni interi. Per nostra fortuna abbiamo
sempre avuto bel tempo e caldo. Per cui non fa niente se oggi per il
nostro giorno di
spostamento piove ed è più fresco. Il ritorno in
con l'imbarcazione dell'Oncle Chang è, malgrado la pioggia ed un po
di vento, abbastanza tranquillo, per cui arriviamo abbastanza
asciutti al molo di Semporna. Poi come per incanto smette di piovere
giusto il tempo per permetterci di raggiungere a piedi la stazione
dei Bus Dyana dove siamo ora ad attendere la partenza. Al ristorante
della stazione ci facciamo servire il pranzo con quel poco che
troviamo esposto nella vetrinetta della cucina. Particolare
interessante: per andare alla toilette bisogna attraversare la
cucina, e questo in un ristorante frequentato come quello della
stazione dei bus!!
Beh, intanto sia la cucina che la toilette sono
relativamente puliti .. relativamente in confronto a quanto si vede
in giro in città. Intanto arrivano altri bus, su uno di questi due
giovani inglese, che poi faranno il viaggio con noi fino a Sandakan.
Alle 14.15 poi il nostro bus parte, ma solo fino alla stazione di
benzina a fare il pieno, prima di uscire la Semporna. Non è la
prima volta che accade, e mi chiedo sempre, ma con tutto il tempo che
hanno prima perché non fanno il pieno prima di partire? Intanto
perdiamo ancora un quarto d'ora. Poi il bus, forse anche a



causa
della forte pioggia, procede a velocità limitata. Alla fine invece
di 5 ore, ne impiegheremo 7. Niente di grave, tanto ha piovuto tutto
il tempo del viaggio e continua a piovere intensamente anche
all'arrivo. Su tutto il percorso del viaggio, fin che abbiamo potuto
vedere, avevamo a destra e a sinistra della strada solo piantagioni
di palma da olio. Tante piantagioni vecchie, ma anche giovani e vivai
di piante appena seminate. Si può dire che quello che abbiamo visto
nel Kalimantan indonesiano è solo l'antipasto di quanto è successo
qui. Addirittura in alcuni tratti vediamo delle piantagioni con palme
morte, delle quali è rimasto il fusto nero, abbandonate. Qui nel
territorio del Sabah la palma da olio la ha provocato la distruzione
totale della ex foresta pluviale del Borneo del nord, lasciando una
totale monocultura della palma da olio. Le conseguenze sia per la
flora sia per la fauna sono devastanti. Sul percorso di oggi vediamo
il risultato di un incidente stradale con due auto scontratesi di
striscio, una è finita su un fianco e l'altra sull'altro lato della
carreggiata con le relative fiancate sfasciate, probabilmente nessun
ferito ma due mucchi di rottami. Sotto l'intensa pioggia arriviamo
alla stazione dei bus a 5km dal centro di Sandokan, dove con le due
inglesi prendiamo un taxi assieme per il centro. Il
taxista, ci scarica, forse provocatoriamente, davanti al Sheraton. Ci
tocca così fare la ricerca di un alloggio confacente al nostro
budget, a piedi e sollo l'intensa pioggia. Riusciamo però subito al
primo colo trovare una camera doppia con bagno privato il Harborside
Backpackers: sono passate le 21 e dobbiamo affrettarci a trovare
ancora qualcosa da mangiare in un ristorante Thai appena sotto il
nostro alloggio. Ci
servono con una zuppa Tom Jam edei noodels con seafood prima di
chiudere bottega.
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