Buon anno con L'isola che non c'è ... ma che invece c'é! E' Sulawesi?
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Posto della cerimonia a Londa |

L'attesa può durare anche molti mesi o addirittura tre anni come già capitato. Durante questo periodo il morto viene conservato con un processo molto simile all'imbalsamazione, trattando il
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Statua in legno della defunta |
Nel funerale odierno sono 10 i maiali e 17 i bufali da sacrificare. Quando arriviamo noi i maiali sono già stati uccisi e vengono “preparati” bruciando i peli e la pelle con la fiamma a gas. Vi lascio immaginare lo spettacolo e l'odore dell'operazione. Poi dopo i vari discordi, sull piazza sottostante alla nostra posizione iniziano le lotte fra i bufali per poi passare alla loro uccisione in pubblico. Niente per persone sensibili vedere sgozzare con un lungo coltello un animale come il bufalo, vedendolo poi dibattersi fra il sangue per finire
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Attenzione non è un bufalo Svizzero |
Ci spostiamo poi a Lemo dove possiamo vedere le tombe Toraja nella roccia con la siostemazione nei “Tau Tau” una specie di nicchia scavata nella roccia , dove sono sistemate le effigie dei morti. I tao – tao sono riservati solo alla categoria dei nobili, mente i defunti delle classi inferiori sono sistemati con i loro sarcofagi nelle caverne. Vedremo le stesse tipi di “tombe verticali” anche a Kete Kesu, il terzo sito che visiteremo nel dopopranzo. Qui Peter ci fa vedere la tomba dei suoi genitori, il padre morto a 85 e la mamma morta a 100anni. Nel percorso della visita ci imbattiamo in un gruppo di ragazzini che oltre a voler essere fotografati vogliono fare una foto anche a me con la mia macchina fotografica. Sono molto felici di poterlo fare, ma devo fare tremendamente attenzione che la mia camera, per l'euforia dei ragazzi, non finisca in un qualche buco nella roccia e diventi un cadavere porgé lei.

Indirizzo Peter e Usama? guida che parla bene l'italiano
Il secondo giorno a Toraja lo inizisamo con il congedo di Nello e Lilis che con l'autista Ilham partono per il rientro a casa a Malinping. Noi passereno la giornata dell'ultimo dell'anno rimanendo a Rantepau, con relax all'hotel e visitando il centro della città. Facciamo conosscenza con Maria e Felix, tedesca lei e francese lui, che ambedue si trovano per studio a Yogjakarta. Con loro andremo il giorno dopo a fare un giro a piedi nella zona nord di Rantepau. La sera di San Silvestro, ceniamo al ristorante Gazebo, inserito in una casa tipica Toraja. Le porzioni sono tanto grandi che dopo l'antiparto di Spring -Roll siamo già pieni. Intanto fuori è in corso già dal pomeriggio la grande sparatoria dei botti e dei fuochi artificiali. Ne abbiamo così abbastanza che dopo una ultima Bintang all'Ares torniamo all'hotel per dormire. Intanto i botti, come ci diranno Maria Felix, sono terminati solo verso le 3 di notte. Happy New year!!!
Il
terzo giorno, dopo colazione, come avevamo convenuto il
giorno prima con Maria e Felix, partiamo a piedi per visitare alcuni posti turistici e villaggi Toraja a nord di Rantepao. Appena partiti dall'hotel si aggregano a noi un gruppo di 8 bambini che ci seguiranno e che ci faranno da guida per una buona parte del cammino. Saliamo con loro in cima alla collina Bukit Singki di 930m/slm da dove si ha una spettacolare veduta si Rantepau e sulla regione circostante. Dopo la discesa ci inoltriamo fra le risaie e i villaggi Toraja con le caratteristiche case a forma di corna di bufalo e terminare la passeggiata poco prima di Pana e poco prima che inizi a piovere. Prima di Tikala visitiamo un sito funerario con bare in legno, in parte deperite, inserite nella roccia, e saliamo in cima per vedere la regione delle risaia verso nord. Poi quando sentiamo i primi morsi della fame troviamo in un negozio famigliare una copia di gentili sorelle, Paolina e Marta, che ci offrono oltre al caffè una serie di dolci fatte da loro in casa. Poi continunadio la caminata riusciamo a comperare per 20 centesimi un cespo di banane. Intanto si avvicina la sera e con essa anche la minaccia di un temporale, non ci resta che cercare un mezzo di trasporto per rientrare a Rantepao. Non è però
facile visto che è giorno festivo ed i mezzi di trasporto son scarsi. Non manca il privato approffittatore che ci chiede 500'000 Tupie per il trasportoa Rantepao. Rientreremo pero in Bemo per la modica spesa di 10'000 Rupio fino Rantepao. Noi poi, salutati Maria e Felix, ci
spostiamo con un taxi fino al terminal dei Bus di Bolu per
verifiacare gli orari dei bu per Masamba. Purtroppo oggi è festivo
ed tutto chiuso; ci viene però detto che i bis per Masamba partono alle otto del mattino.
giorno prima con Maria e Felix, partiamo a piedi per visitare alcuni posti turistici e villaggi Toraja a nord di Rantepao. Appena partiti dall'hotel si aggregano a noi un gruppo di 8 bambini che ci seguiranno e che ci faranno da guida per una buona parte del cammino. Saliamo con loro in cima alla collina Bukit Singki di 930m/slm da dove si ha una spettacolare veduta si Rantepau e sulla regione circostante. Dopo la discesa ci inoltriamo fra le risaie e i villaggi Toraja con le caratteristiche case a forma di corna di bufalo e terminare la passeggiata poco prima di Pana e poco prima che inizi a piovere. Prima di Tikala visitiamo un sito funerario con bare in legno, in parte deperite, inserite nella roccia, e saliamo in cima per vedere la regione delle risaia verso nord. Poi quando sentiamo i primi morsi della fame troviamo in un negozio famigliare una copia di gentili sorelle, Paolina e Marta, che ci offrono oltre al caffè una serie di dolci fatte da loro in casa. Poi continunadio la caminata riusciamo a comperare per 20 centesimi un cespo di banane. Intanto si avvicina la sera e con essa anche la minaccia di un temporale, non ci resta che cercare un mezzo di trasporto per rientrare a Rantepao. Non è però

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