L'obiettivo della
giornata odierna è di trovare il maggior numero di informazioni e
contatti per consentire a Nello di organizzare un'escursione ai
vulcani Bromo e Ijen nel pacchetto dei Trekking dell'anno prossimo.
Facciamo la colazione all'albergo Tarpianto, che per le non proprio
eccellenti qualità igieniche, abbiamo deciso di abbandonare per poi
andare alla ricerca dell'Ufficio turistico statale nei pressi della
stazione. Qui, Nello riesce ad avere le necessarie informazioni e
l'indirizzo di una agenzia che organizza Tours al Bromo.
Con un
bejak (uno specie di triciclo a pedale ritorniamo all'albergo per
prendere i nostri bagagli da trasportare al Ratna e sistemarci li.
Oltre che pagare di meno abbiamo camere più spaziose e pulite, unico
neo: sembra di essere in un cantiere per i lavori di ammodernamento
di un guppo di camere. A lato Nello che negozia il prezzo della camera! Poi partiamo a piedi alla ricerca dell'agenzia
di viaggio Warna al n. 127 della Jl. Soukarno Hatta la via principale
di Probolinggo. Cammina e cammina ma complice la confusa numerazione
della strada non riusciamo trovare il 
mini-bus locali, ma nemmeno loro ci riescono ad aiutare. Presi poi dalla fame ci fermiamo a pranzare in un bel ristorante con un tranquillo giardino interno. Chiediamo poi anche qui per trovare il dannato n. che non troviamo. Le teorie sulla numerazione della strada sono sempre più fantasiose, difatti se da un lato della strada i numeri pari aumentano, sull'altro lato nell stessa direzione decrescono, poi ci sono i buchi di numerazione! Quando stavamo per desistere mi viene i mente di aver visto passando prima di


Il giorno dopo lo
dedichiamo all'esplorazione del Gunung Bromo, sicuramente il vulcano
più caratteristico e più fotografato dell'Indonesia. Margarete,
una giovane e simpatica
tedesca di Achen. Lei è in viaggio da sola, dopo un soggiorno di
studio nel Kalimantan, sta girando le varie regioni dell'Indonesia
prima di rientrare e cercare lavoro in Olanda. Considerate le
previsioni meteo sfavorevoli decidiamo di rinunciare alla salita per
vedere il sorgere del sole, ma partiamo con calma dopo la colazione
per prendere
un Bemo fino alla stazione dei Bus per il Bromo appena
fuori Probolingggo. Qui mentre attediamo che il bus si riempia, dato
che parte solo se completo con 15passeggeri, ci comperimo un po di
frutta e ci beviamo un forte caffe javanese. Scopriamo così che in
qui crescono anche le mele e della bella uva da tavola. Visto che il
bus non si riempie,

Nello
contratta il prezzo per una corsa speciale andata e ritorno più vari
supplementi speciali per visitare la zona della caldera del Gunung
Bromo. Alla fine riusciamo con una modica spesa suplementare partire
prima e con ancora spazio agioso sul
bus. Siamo in undici, e
conosciamo qui Margarete, una giovane e simpatica tedesca di Achen.
Lei è in viaggio da sola, dopo un soggiorno di studio nel
Kalimantan, sta girando le varie regioni dell'indonesia prima
di rientrare e cercare lavoro in Olanda. Parla anche l'Olandese e
abbastanza bene l'Indonesiano inparato dopo 5 mesi di pratica a
contatto specialmente con i bambini. La salita verso le pendici del
vulcano ci permette di conversare con
Margarete dato che con la nebbia la vista non è un gran che. Oramai ci stiamo rassegnando a salire senza riuscire a vedere il Bromo. Arrivati Cemoro Lawang (ca 2'200sl/m) l'ultimo
villaggiodi sotto il cratere della grande
caldera del Tengger Semeru, il cielo come d'incanto si apre un po e
ci pemette di vedere i due coni vulcanici, del Bromo (quello fumante)
e del Batok, a (quello a forma di cono tronco quasi perfetto). La
vista dal viewpoint è magnifica e i continui cambiamenti di luce ed
il passaggio delle nebbie la rendono ancora più fantastica. Ad ogni
secondo si ha una visione diversa e quasi magica. Ci divertiamo come
dei fanciulli a scattare foto da ogni angolazione. Poi con una jeep
quasi nuova ed un'altra guida partiamo a fare un lungo giro
attravesando la caldera piena ceneri nere delle varie eruzioni
che
hanno seguito la grande esplosione che deve aver provocata la caldera
ampia di più di 10Km. Per le nuvole basse non riusciremo però
vedere il vulcano Semeru, (3'676m, e la montagna più alta di Java).
Al ritorno il Jeep ci lascia scendere per continuare a piedi e salire
fino sul cratere del Bromo e vedere le continue eruzioni di gas e
vapore del cratere. L'aria attorno è fresca e puzza di zolfo, mentre
ogni tanto subiamo la pioggiolina portata dal vento. L'ambiente
attorno fa pensare, esagerando un po', all'anticamera dell'inferno
dantesco! Intanto Nello si accorge di non avere più la
macchina
fotografica … e allora via a prendere una moto e ritornare al
viewpoint a ripredersela sana e salva. Poi dopo l'intensa giornata
vulcanica ci sediamo al Cafè Lava a mangiare qualcosa, mentre Nello
verifica le possibili sistemazioni logistiche per i suoi futuri
trekking. A destra l'immagine di un termovalorizzatore (inceneritore) di rifiuti "Modello Bromo" con riscaldamento combinato. Nel tardo
pomeriggio, dopo aver fatto le ultime foto
scendiamo con il nostro solerte pilota di Bemo fino alla stazione dei
bus appena fuori Probolingo. Qui salutiamo Margarete, che alloggiata
nelle vicinanze, mentre noi con un bejak ritorniamo all'albergo per
poi uscire a cena in un ristorante tipo Padang nelle vicinanze della
stazione del treno. Passiamo davanti a due chiese cristiane dove
vediamo molta gente assembrata per celebrare la vigilia di Natale.
Ma non solo loro anche i mussulmani fanno festa davanti alla loro
Moschea.

Margarete dato che con la nebbia la vista non è un gran che. Oramai ci stiamo rassegnando a salire senza riuscire a vedere il Bromo. Arrivati Cemoro Lawang (ca 2'200sl/m) l'ultimo





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