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Visita Fort Rotterdam |
Fatta colazione
presto partiamo poi a piedi per visitare il Fort Rotterdam, a parte
il porto, l'unica vera e propria attrazione turistica di Makassar. Il
forte fu costruito dagli olandesi sulle fondamenta del precedente
bastione portoghese e serviva ad ospitare le truppe e la parte
amminstrativa dell'allora importante colonia olandese di Sulawesi.
Non è da dimenticare che da queste parti, cosi come dalle vicine
Molucche, provenivano la maggior parte delle spezie che giungevano in
Europa.


A quei tempi l'Olanda, o più precisamente la temuta e
potente “Compagnia delle Indie Orientali” aveva il monopolio sul
commercio delle spezie. Il pepe, per esempio valeva, più dell'oro!
Non tanto meno la cannella, la noce moscata e i chiodi di garofano.
Il Forte con i suoi due ben curati musei è veramente interessante ed
arricchente per chi vuol conoscere la storia di Sulawesi e della
varie culture indigene che la popolano. All'uscita del Forte
incontriamo Ilham, un giovane, che ci propone di traportarci con la
sua auto a visitare i vari posti di nostro interesse. Dopo un breve
approfondimento e negoziazione,

decidiamo di affidarci a lui per fare
tutto il giro a cui è principalmente interessato Nello.
L'itinerario convenuto, per il costo complessivo di 600'000Rp a
giornata, sarà: partenza nel pomeriggio da Makassar per Pantai Bira
- da qui a Sengkang (lago Tempe) – Rantepao (Tana Toraja); da qui
segue per Nello e Lilis il ritorno Makassar, passando per ParaPare.

Ilham, parla bene
l'inglese, ma anche il tedesco avendo lavorato vari anni per la
Siemens di Sulawesi, finché venne chiusa con 3'000 licenziamenti, si
dimostrerà essere un ottimo e prudente
pilota (ci dirà che è per
forza visto che l'auto è sua!). Lo po
ssiamo solamente consigliare a
tutti quelli che capitano in questi paraggi e necessitano di un buon
servizio di trasporto e guida.
Alle 13, dopo aver fatto un buon pranzo al porto, rientriamo
all'hotel dove già ci attende Ilham con l'auto pronta per la
partenza. Uscendo da Makassar verso sud per raggiungere la costa e
percorrerla fino a Bira, il centro balneare più popolare della
regione. Sul percorso faremo due interruzioni, una per permettere a
Ilham di prendersi i suoi bagagli per i prossimi quattro giorni, e
l'altro verso le cinque per permettrgli di entrare in una sinagoga
per pregare. Noi nel contempo ci addentriamo fra le stradine del
villaggio di pescatori di per andare a vedere la spiaggia. Veniamo
seguiti da una schiera sempre crescente di bambini che ci chiamano
“hello mistar” e ci salutano amichevolmente. La spiaggia è
inguardabile dalla massa di plastica ed altri rifiuti vari ammassati.
Peccato il posto con le barche e la bella sabbia bianca sarebbero
sicuramente una buona attrazione turistica. Intanto i bambini
continuano a seguirci e si entusiasmano quando si mettono in posa per
farsi fotografare. Mentre percorriamo la parte finale fra i villaggi
con le caratteristiche case in legno dei colori variopinti, cala il
sole e assistiamo ad uno spettacolare tramonto sulle risaie inondate
di acqua. Passata la cittadina di Balukumba raggiungiamo Pantai Bira
alle 18.30, mentre orami è già notte. Troviamo subito alloggio al
Bira Beach Cottage, e dopo esserci fatti mostrare alcune camere un po
scadenti, optiamo per i bungalow più vicini alla spiaggia. Non sono
un gran chè, ma sono spaziosi e puliti. Fatta una ricognizione in
spiaggia, vediamo anche qui molta plastica, ma anche varia gente che
si da da fare per raccoglierla. Noi andiamo poi a cena in un Warung
famigliare dove riceviamo degli ottimi “read snapper” di nostra
scelta, fatti alla griglia accompagnati da una lunga serie di fresche
Bintang (Birra). Il motto di stasera: siamo sulla “spiaggia della
Bira” (Pantai Bira), dunque beviamola! Prima di andare a dormire
nei nostri accoglienti bungalow facciamo ci un giro notturno lungo la
spiaggia … che attrattiva proprio non è, men che meno di notte!
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