Anche
oggi sto scrivendo il Blog in navigazione sul Battello veloce che da
Labuan ci sta portando nello sto indipendente del Brunei. Siamo un po
in apprensione per la storia dei sei mesi di validità del nostro
passaporto richiesta per entrare nel paese. Noi speriamo che abbiano
la tolleranza di lasciarci entrare per un giorno con il nostro
passaporto valido ancora “solo quattro mesi”. Finora è andato
tutto bene, anche se al controllo in uscita della Malesia si sono
accorti e ci hanno fatto tutta una serie di domande.
Ora siamo in
territorio di nessuno se quelli del Brunei non ci lasciano entrare
dobbiamo fare ritorno a Labuan e cercare di continuare il viaggio
verso Sarawack con un volo, dato che per via terrestre dobbiamo in
ogni modo transitare per il Brunei. La giornata è splendida, con
qualche nuvola di passaggio, ed il mare è tranquillo. Continuerò a
scrivere dopo l'avventura doganale per entrare nel Brunei. Arriviamo
in perfetto orario al molo di Bandar Seri Begavan, questo è il
complicato nome della capitale del Sultanato (stato indipendente) del
Nagara Brunei Darussalam,
letteralmente Stato
del Brunei, Dimora della Pace, ma
semplicemente chiamato Brunei
. Con tutta calma ci mettiamo poi in fila per il controllo dei
passaporti davanti allo sportello dell'immigrazione. Siamo gli ultimi
della fila e subito la gentile e giovane signora del controllo ci fa
notare che il passaporto non ha più la validità richiesta di 6
mesi. Le spiego che sappiamo di questo problema già da quando siamo
entrati in Malesia, e li ci avevano obbligati a comperare i biglietti
per il volo di ritorno a casa. Le mostro tutto e vedo che comincia
ad avere comprensione quando le dico che vorremmo si transitare verso
il Sarawack malese, ma vorremmo anche avere il tempo di visitare il
suo paese. Si rivolge poi al suo capo, che nel frattempo si è
avvicinato a noi, e dopo aver confabulato alcuni minuti, ci
concede
il visto in transito della durata di tre giorni. Detto fatto, dopo
una serie di timbrature e note a mano nel passaporto, possiamo
entrare nel Brunei Darussalam. Non essendoci in giro Bankomat, per
prendere il taxi per il centro ad una decina di kilometi da qui, devo
cambiare 50€ in dollari di Brunei. Il taxista, un gentile e loquace
mussulmano con il capellino, ci sconsiglia di andare al Palm Garden
Hotel, di cui avevo visto l'offerta interessante su Internet, perché
fuori dal centro. Info sullo stato del Brunei:
http://it.wikipedia.org/wiki/Brunei.
Ci consiglia invece
il Jubilee, a circa lo stesso prezzo, ma più centrale e comodo per visitare le attrazioni turistiche più interessanti. Considerato quanto ci fa pagare lui di taxi ed il poco tempo che abbiamo, accettiamo molto volentieri la sua proposta. In effetti l'hotel Jubilee è un Budget a tre stelle un po' decadute, ma per il prezzo di ca. 60 CHF, con colazione ci sta molto bene. Qui gli hotel sono in prevalenza di lusso e quindi molto cari! Durante il viaggio il taxista ci informa sulle particolarità del suo paese. Ci dice che la popolazione è di soli 400'000 abitanti, possono vivere molto bene
grazie al petrolio e il gas naturale, per cui sono tutti tranquilli, amichevoli e tolleranti. A differenza della vicina Malaysia, di cui mi fa notare di non avere molte simpatie perché vi sono troppe altre religioni che interferiscono l'islam, qui nel Brunei i mussulmani sono il 90%, in Malesia neanche il 60%. io che non si dimostrare vero, perché alla prima verifica che faccio su internet, vedo che la percentuale di mussulmani nei due paesi è pressoché la medesima! Ha invece ragione quando mi dice che qui tutti
guidano l'auto possibilmente di alta cilindrata, e pochissimi la moto. Difatti nel traffico cittadino cercare una moto è come cercare un mosca bianca. Fatto il check-inn e depositato i bagagli nella spaziosa camera al quarto piano, partiamo a piedi per una prima visita della città. Purtroppo oggi è venerdì, giorno festivo per i mussulmani, per cui tutti negozi, uffici e ristoranti sono chiusi, non ci resta che attendere fino alle due del pomeriggio per essere serviti in un ristorante del centro. Ci rinvigoriamo con un buon caffè macchiato di marca illi, servito da una gentile cameriera con scialle nero. Qui le regole islamiche vengono fatte rispettare più rigorosamente che in altre parti del Borneo. Infatti la notizia principale sui giornali odierni riguarda come la legge del Brunei dovrebbe trattare i residenti Filippini che non si sottomettono alla “shiati'a”, la legge islamica. Poi partiamo per fare un lungo giro pedestre al mercato dell'artigianale, al lungofiume per finire la sera davanti alla Moschea Omar Ali Saifuddien per fotografarla con le luci del tramonto. Questa moschea è particolarmente fotogenica per il lago artificiale che a forma di mezzaluna ne circonda il lato a ovest. Dal lago emerge poi un enorme e ben adornato battello in pietra. Un vero ambiente da “mille e una notte”. Calato il tramonto ed esaurita la foga fotografica ci spostiamo verso il lungofiume per andare a mangiare “linguine ai frutti di mare” dal ristorante Fratini, che oggi offre tutti i menù con pasta a metà prezzo. Il Fratini è un ottimo ristorante italiano che solo qui ha sette filiali, più alcune a Labuan. Intanto sul lungofiume seguiamo i preparativi per installare il palco per la Regata 2014, che si terrà domenica, con la presenza del Sultano in persona. Noi dovremo invece rinunciare alla regata, visto che partiremo domani verso il Sarawak.



il Jubilee, a circa lo stesso prezzo, ma più centrale e comodo per visitare le attrazioni turistiche più interessanti. Considerato quanto ci fa pagare lui di taxi ed il poco tempo che abbiamo, accettiamo molto volentieri la sua proposta. In effetti l'hotel Jubilee è un Budget a tre stelle un po' decadute, ma per il prezzo di ca. 60 CHF, con colazione ci sta molto bene. Qui gli hotel sono in prevalenza di lusso e quindi molto cari! Durante il viaggio il taxista ci informa sulle particolarità del suo paese. Ci dice che la popolazione è di soli 400'000 abitanti, possono vivere molto bene
grazie al petrolio e il gas naturale, per cui sono tutti tranquilli, amichevoli e tolleranti. A differenza della vicina Malaysia, di cui mi fa notare di non avere molte simpatie perché vi sono troppe altre religioni che interferiscono l'islam, qui nel Brunei i mussulmani sono il 90%, in Malesia neanche il 60%. io che non si dimostrare vero, perché alla prima verifica che faccio su internet, vedo che la percentuale di mussulmani nei due paesi è pressoché la medesima! Ha invece ragione quando mi dice che qui tutti
guidano l'auto possibilmente di alta cilindrata, e pochissimi la moto. Difatti nel traffico cittadino cercare una moto è come cercare un mosca bianca. Fatto il check-inn e depositato i bagagli nella spaziosa camera al quarto piano, partiamo a piedi per una prima visita della città. Purtroppo oggi è venerdì, giorno festivo per i mussulmani, per cui tutti negozi, uffici e ristoranti sono chiusi, non ci resta che attendere fino alle due del pomeriggio per essere serviti in un ristorante del centro. Ci rinvigoriamo con un buon caffè macchiato di marca illi, servito da una gentile cameriera con scialle nero. Qui le regole islamiche vengono fatte rispettare più rigorosamente che in altre parti del Borneo. Infatti la notizia principale sui giornali odierni riguarda come la legge del Brunei dovrebbe trattare i residenti Filippini che non si sottomettono alla “shiati'a”, la legge islamica. Poi partiamo per fare un lungo giro pedestre al mercato dell'artigianale, al lungofiume per finire la sera davanti alla Moschea Omar Ali Saifuddien per fotografarla con le luci del tramonto. Questa moschea è particolarmente fotogenica per il lago artificiale che a forma di mezzaluna ne circonda il lato a ovest. Dal lago emerge poi un enorme e ben adornato battello in pietra. Un vero ambiente da “mille e una notte”. Calato il tramonto ed esaurita la foga fotografica ci spostiamo verso il lungofiume per andare a mangiare “linguine ai frutti di mare” dal ristorante Fratini, che oggi offre tutti i menù con pasta a metà prezzo. Il Fratini è un ottimo ristorante italiano che solo qui ha sette filiali, più alcune a Labuan. Intanto sul lungofiume seguiamo i preparativi per installare il palco per la Regata 2014, che si terrà domenica, con la presenza del Sultano in persona. Noi dovremo invece rinunciare alla regata, visto che partiremo domani verso il Sarawak.
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