Oggi
ci dobbiamo alzare presto perché abbiamo il volo per Kuching alle
8.40 e l'aeroporto è a 20 minuti dal centro. Il taxista è un cinese
molto .. molto anziano, a guidare sembra un automa, all'arrivo quando
mi dice il prezzo, devo avvicinarmi con l'orecchio alla sua bocca per
riuscire capirlo tweeentiii fiiveee riingiiit, tanto la sua voce è
debole! Sulla tessera esposta che indica i suoi dati non dice l'età,
ma mi stupisce leggere che la sua patente di taxista è stata
rinnovata nel 2013 e scade nel 2018! Penso: evviva il pensionamento a
65 anni!!
Poi seguono i soliti controlli dei bagagli ed il chek-inn
sul volo DDD per Kuching, la capitale del Sarawak. Tutto procede
senza intoppi e ritardi con l'imbarco sul Boing 737/800 della Malesya
Airlines. Anche il volo è tranquillo, malgrado il passaggio fra i
vari banchi nuvolosi. Inizialmente costeggiamo il mare poi nella
parte finale sorvoliamo la jungla; pardon le sterminate piantagioni
di palma da olio. È veramente impressionante vedere dall'alto queste
enormi estensioni
parcellate e collegate tramite strade a scacchiera.
Unica traccia ancora un po naturale sono i percorsi a meandri dei
vari fiumi color caffelatte che fluiscono verso la costa. All'arrivo
al moderno aeroporto di Kuchingci gustiamo un caffè nero prima di
prendere il taxi per farci portare al centro di Kuchin. Lungo il
percorso piove per cui all'arrivo in centro ci rifugiamo nel Tune
Hotel, un hotel della Asia Airline dove ogni piccola cosa
supplementare al letto per dormire e al bagno, si deve pagare extra.
Cosi si paga per l'asciugamano, per l'aria
condizionata, per il WiFi
ecc. Sembra che costi poco, ma se poi si fanno le somme non è più
il caso. Qui siamo proprio in faccia e “schiacciati” dal
maestoso e ingombrante Hilton, il quale ci serve da riferimento per
trovare il nostro hotel. Facciamo subito un lungo giro di
ricognizione a piedi seguendo il lungofiume alla ricerca dell'hotel
migliore per domani ed i prossimi giorni. Trovato il City Inn, non
tanto lontano, tranquillo e pulito e ad un buon prezzo. Pranzato poi
in un ristorante vegetariano a due passi dal nostro prossimo
alloggio. Incredibile l'assortimento presentato sul buffet, alcune
cose semrano così tanto la carne che ci dobbiamo far confermare che
non lo sia, ci viene detto, per fugare ogni dubbio: ”hier is
everything stricktli vegetarian”. Ne pomeriggio continuiamo il giro
a piedi per vedere la zona ed il lungofiume fino al mercato locale.
La zona oltre il fiume Sarawak, con il parlamento, i resti
dell'antico forte Margherita ed il vecchio palazzo del Sultano del
Sarawak, l'Astana hanno un carattere
molto pittoresco,
particolarmente la sera quando vengono illuminati. Kuching è sempre
stato importante per la storia del Sarawak, è stato qui infatti che
si è insediato James Brook, quale primo Sultano bianco, in
contrapposizione all'allora molto più potente Sultano del Brunei. I
due, e le relative discendenze, dopo aver eliminato tutti gli
oppositori, seppero convivere pacificamente e riccamente fino
all'invasione dei giapponesi durante la seconda guerra mondiale.
Segui poi la liberazione, con purtroppo devastanti bombardamenti, per
poi dar seguito all'adesione del Serawak alla nuova Repubblica Malese
indipendente. Del Brunei ne rimase, si dice per i desideri della BP
e della Shell, una piccola parte .. ma piena di petrolio. Successe
qui in pratica quello che poi si ripetè con il Kuweit (BP-Contry) e
che portò in seguito ai conosciuti conflitti con l'Iraq di Saddam
Hussein. Sono solo due esempi di come il petrolio abbia segnato la
storia dei secoli passati!
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